La gravissima situazione che si è creata in Emilia Romagna non ha portato neanche un filo di moderazione nella testa bacata dei nostri governanti. Una Regione che ha sempre prodotto per tutta la nazione è in ginocchio e c'è chi pensa a feste e commemorazioni. Il 2 giugno è uno spreco di soldi che soddisfa le piccole manie di grandezza dei nostri governanti, mentre i soldi, purtroppo in parte già spesi, potrebbero essere utilizzati per portare sollievo a tutta quella grande gente, Emiliana e Romagnola, che in questo momento soffre, con grande dignità, per le conseguenze della catastrofe che ancora continua. La Repubblica, ironia della sorte, la festeggia chi se l'è svenduta, mentre a pagare è sempre Pantalone. Le armi e gli eserciti in parata non hanno mai portato sollievo ai popoli, è l'ora di pensare di smetterla di dedicare risorse agli armamenti e riservarle alla ricostruzione
e messa in sicurezza dell'intera ITALIA. Il Governo pensa a nuove accise e, probabilmente i compagni di merenda sono già pronti a dividersi il malloppo con la solita complicità di politici senza scrupoli. Spero in questa occasione di non sentire più storie di opportunistico e cinico affarismo sulle altrui disgrazie, si gestisca l'emergenza e si avvii la ricostruzione fornendo gli aiuti necessari sollecitamente e tenendo lontani gli sciacalli. Stringe il cuore sentire che da Mirandola si chiedano aiuti alimentari, sembra impossibile, pensando alla ricchezza dell'agricoltura della zona in grado di produrre per l'intera Nazione e più. Ci si muova e si dia la possibilità a questo popolo operoso e altruista, in occasioni analoghe sempre intervenuto con cuore e coraggio ,
di ritornare al più presto alla normalità. La gente che dobbiamo aiutare non è una popolazione di poveri, ma sono persone che hanno prodotto e distribuito ricchezza per tutti, che con grande dignità non chiede ma, con umiltà si aspetta solidarietà non pietà. Ogni solidale azione sarà un ulteriore stimolo per il popolo padano per ricominciare. I nostri governanti con un atto, per la prima volta di responsabilità, la smettano di pensare che una
inutile manifestazione possa essere di aiuto a chi in questo momento soffre disagi enormi. Utilizziamo l'esercito, uomini e mezzi, non per farli marciare in parata ma, dove possano essere validamente di aiuto. Il popolo è unito, non ha bisogno di sollecitazioni da parte di occasionali premier nati oltre la volontà popolare. Il Capo dello Stato ha parlato di " prevenzione inadeguata " mi chiedo : " chi è responsabile di tutto questo? "
giovedì 31 maggio 2012
sabato 19 maggio 2012
La grande illusione.
Via Berlusconi e lo spread sarebbe sceso di almeno trecento punti. L' illusione è finita ritorniamo sulla terra,
scoprendo che la crisi è ben più profonda e che la classe politica è composta da pagliacci rifiutati dal circo. I tecnici, che poi hanno avuto bisogno dei supertecnici, hanno saputo imporre solo balzelli ,che aggravano le condizioni di vita di una maggioranza già in stato precario, non hanno avuto il coraggio di colpire i centri di spreco e di ruberie in ossequio ai loro padrini politici limitandosi a enunciare riforme che nessuno di questi avrà mai il coraggio di solo proporre. Le carte in regola che il nostro primo ministro, in minuscolo, rappresenta nel mondo sono soltanto l'aumento della povertà in una popolazione che non regge più queste bugie. Ammirevole, qualche sera fa, è stata la partecipazione di Sabrina Ciuffini a Porta a Porta, che ha rivalutato il termine qualunquismo dando a questa parola il giusto significato riferendolo a chi è ormai stanco di pagare le tasse per mantenere al potere un gruppo di magnaccia in grado solo di vivere sulle spalle di chi lavora e produce. Le tasse sono giuste se producono beni e servizi non vanno pagate se servono a mantenere una classe politica corrotta e parassita.
scoprendo che la crisi è ben più profonda e che la classe politica è composta da pagliacci rifiutati dal circo. I tecnici, che poi hanno avuto bisogno dei supertecnici, hanno saputo imporre solo balzelli ,che aggravano le condizioni di vita di una maggioranza già in stato precario, non hanno avuto il coraggio di colpire i centri di spreco e di ruberie in ossequio ai loro padrini politici limitandosi a enunciare riforme che nessuno di questi avrà mai il coraggio di solo proporre. Le carte in regola che il nostro primo ministro, in minuscolo, rappresenta nel mondo sono soltanto l'aumento della povertà in una popolazione che non regge più queste bugie. Ammirevole, qualche sera fa, è stata la partecipazione di Sabrina Ciuffini a Porta a Porta, che ha rivalutato il termine qualunquismo dando a questa parola il giusto significato riferendolo a chi è ormai stanco di pagare le tasse per mantenere al potere un gruppo di magnaccia in grado solo di vivere sulle spalle di chi lavora e produce. Le tasse sono giuste se producono beni e servizi non vanno pagate se servono a mantenere una classe politica corrotta e parassita.
domenica 6 maggio 2012
Ci ripensano
La stampa di regime, che ama definirsi opinione pubblica, incomincia a prendere le distanze dal Governo dei Tecnici. L'esaltazione del principe, che aveva accompagnato i primi passi del gabinetto dei superesperti cede il passo a deboli consensi di maniera. Il governo Monti è isolato le forze che lo appoggiano prendono le distanze pare timidamente ma, le manovre per mollarlo sono in atto e l'ipocrita politica si prepara alla svolta. I partiti non hanno ancora capito che anche per loro è finita e gli appelli delle alte istituzioni non salveranno questa politica. Il nuovo si presenterà improvvisamente e farà pulizia di tutto il marciume che occupa i palazzi del potere. I finti tecnici non hanno avuto il coraggio di comportarsi da tecnici, hanno avviato manovre di macelleria sociale ma quando si è trattato di operare sul serio scelte idonee a salvare questo paese dalla rovina hanno avuto paura di mettersi contro la pressione dei politici loro passati padrini. E' stato semplice tagliare pensioni e stipendi di poveracci indifesi ma non si sono toccati gli interessi dei politici gli unici responsabili dei guai di questa nazione. Le riforme dove sono? Gli ordini professionali sono ancora tutti al loro posto nessuno li toccherà, più semplice toccare i tassisti. La riforma dello stato: parlamento, regioni e province tutte balle da spendere in infinte dichiarazioni d'intenti ma guai a pensarle soltanto. Il governo non le ha fatte per mancanza di coraggio ma, per opportunità personali, dovute allo stretto rapporto di questi signori con il mondo della politica che nel passato li aveva beneficiati e ne garantisce il futuro. I curricula di questi signori, che ci stanno costando un bel pò' di spese aggiuntive, si incrociano magnificamente con le strade della politica. Il momento di dire basta è arrivato l'Italia ha un unica possibilità che non passa per l'Europa ma, semplicemente risiede nella volontà di questo popolo di far piazza pulita. Basta con chi ha vissuto sempre alle spalle degli altri che non sa minimamente il significato delle parole lavoro e sacrificio che ha sfruttato la fatica degli altri per conseguire arricchimenti e fortune personali. Qualcuno conosce il lavoro o la professione di Gente come : Rutelli, Fini ,D'Alema, Veltroni, Casini sono solo degli esempi , questa gente parla di tasse a sproposito, avendo vissuto per anni alle spalle dei contribuenti e se hanno un poco di pudore si facciano da parte e si vergognino di continuare a parlare di evasione fiscale, loro che sono evasori sociali, non si possono pagare le tasse per finanziare parassiti. Il momento di far fuori i partiti è giunto, bisogna avviarsi verso nuove forme di aggregazione, che vengano dal basso e che sostituiscano i vecchi e ormai logori partiti buoni solo a dilapidare la pubblica ricchezza. Il ruolo dei vecchi partiti si è esaurito da tempo ma, come ogni potere che giunge alla svolta definitiva, non riesce a comprendere che si è alla fine della corsa e che la società è ormai pronta a sostituirli. I movimenti, come quello di Grillo, sono i soli in grado di modificare questa società e in breve tempo, senza che nessuno lo preveda, ne nasceranno altri e saranno pronti a sostituire gli attuali partiti e a dar vita a nuove aggregazioni più vicine alla gente in grado di soddisfare i bisogni e gli interessi della società, ponendo definitivamente fine al potere dell'opportunismo.
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